Ritratti astratti su commissione: un'opera d'arte personalizzata
Se vuoi stupire una persona speciale con un regalo unico e originale, i ritratti astratti su commissione rappresentano la soluzione ideale. Si tratta di un oggetto personale e inimitabile, realizzato da un vero artista. Commissionando un ritratto astratto puoi trasformare la tua foto preferita in un’opera d’arte, per conservare il ricordo di un’occasione importante.
Ritratto astratto: un regalo speciale per una persona importante
I ritratti astratti sono sono tra i regali più belli e graditi da fare a chi vuoi bene, per lasciare un ricordo unico e personale; che ritragga te, i tuoi amici, i tuoi parenti, oppure perchè no… anche un amico a quattro zampe.
Per poter avere un ritratto astratto basta inviare una delle tue foto migliori in modo che si possa realizzare un lavoro preciso e ben fatto. Sarai estremamente soddisfatto di quello che vedrai, e stai pur certo che lo sarà anche la persona che avrà la fortuna di possederlo.
Per rendere il tutto ancora più speciale e unico, puoi aggiungere alla tua foto una piccola descrizione testuale. Puoi scrivere quello che preferisci e che ti viene dal cuore. Il risultato finale vedrà, in buona parte, la realizzazione di una nostra interpretazione personale. Per farti un’idea più precisa, puoi vedere degli esempi di ritratti astratti realizzati in precedenza, nella galleria in basso; così potrai capire un po’ meglio come lavoriamo e qual’è il nostro stile.
Galleria ritratti astratti
Il significato di astratto e di astrazione
Il concetto di astratto nelle arti figurative prende il significato di “non reale”. L’arte astratta in poche parole, non rappresenta la realtà, bensì crea delle immagini che non fanno parte della nostra esperienza visiva. È in grado di esprimere i suoi contenuti con linee, colori e forme speciali senza minimamente basarsi su ciò che viviamo e vediamo. L’astrattismo semplifica l’immagine sempre di più, fino a renderla quasi irriconoscibile.
Ritratto astratto: di cosa si tratta?
La cultura dell’astratto è nata ultimamente anche se, in realtà, iniziava a vedersi già in epoche precedenti. Astratte ad esempio, sono le figure che vediamo raffigurate sui vasi greci antichi e anche le miniature altomedievali. Il compito della figurazione astratta in quest’epoca aveva però un unico fine: ovvero quello delle decorazioni.
Dai primi anni del novecento invece, l’astrattismo ha assunto un altro scopo, che è quello di esprimere significati e contenuti, senza mai basarsi su immagini che ci circondano e a cui siamo abituati. I ritratti astratti attuali, hanno un fine del tutto diverso da quello di una volta: adesso si punta tutto sulla comunicazione.
Un ritratto astratto esprime dei contenuti senza pensare alle immagini esistenti. All’astratto ci siamo arrivati tramite un processo definito “astrazione”. Il concetto di astrazione è molto vago, ma ciò che è certo, è che manifesta un procedimento in cui l’intelletto dell’essere umano ritrae la realtà solamente in determinate caratteristiche.
Dai processi di astrazione pian piano nascono le parole, i segni, i numeri e via dicendo. Nel campo delle immagini, i segni intesi come simboli che rimandano a cose o idee, sono già un modo astratto di rappresentare la realtà.
Il bello dell’astrazione
Soffermandoci per un momento sul mondo dell’astrazione, vediamo che ne fanno parte pure le stilizzazioni che proponeva l’arte liberty (meglio conosciuta come Art Nouveau). E naturalmente pure tutta l’estetica delle avanguardie storiche è un modo astratto di raffigurare la realtà. Nelle opere e nei ritratti cubisti di Picasso, la scomposizione di un volto, gli permette di arrivare ad una rappresentazione “astratta” della figura stessa. Ma nei suoi quadri e ritratti astratti, la realtà è comunque presente.
La nascita dei ritratti astratti
I ritratti astratti nascono come abbiamo visto, nel momento in cui nel ritratto non esiste più nessun tipo di riferimento alla realtà. La realtà è ormai solo un lontano ricordo. L’astrattismo appare quando i pittori lavorano autonomamente e con la propria fantasia, senza badare più alle forme reali.
Cercano immagini e forme totalmente nuove e diverse da quelle esistenti e che tutti conoscono. Adesso i ritratti astratti hanno un procedimento che non si può più definire astrazione, ma diventa pura invenzione dell’artista.
Storia dell’astrattismo
L’astrattismo nasce nel 1910 circa, per merito del pittore russo Kandinskij. Egli in quegli anni, lavorava a Monaco e proprio qui ha dato vita al movimento espressionistico “Der Blaue Reiter”. Il suo astrattismo mantiene infatti, una matrice di base espressionistica.
Non tende a suscitare emozioni interiori, ma usa solo il potere dei colori per trasmettere sensazioni stupende negli occhi di chi ammira un’opera d’arte. Affida alle forme ed ai colori significati ben precisi che non si leggono e senza una reale spiegazione. I colori e le linee, fungono come entità autonome, che non hanno un fine rappresentativo.
La nascita dell’astrattismo ha liberato la fantasia di tanti artisti che adesso si sentono completamente svincolati dalle convenzioni, fino a quel momento imposte dall’ arte stessa. L’astrattismo da libero sfogo ai pensieri ed alle sensazioni di ognuno di loro.
Con questo termine, ci si riferisce all’avanguardia artistica degli inizi del Novecento, che respinge categoricamente il realismo, favorendo invece, la nascita di forme lontano anni luce dalla realtà in maniera oggettiva. Questa corrente porta l’arte in una direzione diversa e, a sua volta, anche gli esiti appaiono del tutto diversi.
L’astrattismo in definitiva non è altro che una pura sperimentazione, che ci fa capire dove l’arte può arrivare quando viene lasciata libera di esprimersi al meglio e in tutto il suo splendore.